A cura di Davide Gennari
Interior Designer Ideacasain
Spesso mi accorgo di avere una spontanea sensibilità nei confronti della natura e di tutto ciò che essa comprende. Mi chiedo se sia pregio o difetto e mi domando “…ma io rispetto l’ambiente”?
Da qui bisogna partire, anche quanto si parla di design: il progresso deve essere pari al rispetto per l’ambiente e la natura e di tutto ciò che ne fa parte.
Design, quante volte viene pronunciata questa parola? Ne conosciamo il vero significato? Mi capita di chiedere e di chiedermi se veramente ho compreso il significato di questa parola. A volte il concetto si dirada e allora vado alla ricerca. Le riflessioni sono numerose, come è giusto che sia perché anche chi fa questo mestiere deve tener conto delle conseguenze del proprio operato a 360° gradi senza nulla escludere.
Fortunatamente la storia del design, ma anche di tutto ciò che è progetto, architettura, arredamento e perché no, anche l’arte, ha visto un’evoluzione crescente orientata al rispetto dell’ambiente e al recupero dei materiali per dar loro una seconda vita, e per “prolungare” la vita del nostro pianeta per renderlo migliore per gli esseri viventi che lo popolano, compresi noi umani.
C’è ancora parecchio da fare, ma da buon ottimista quale sono direi che siamo sulla buona strada.
Il design è un processo creativo fatto soprattutto di passione, sia degli “addetti ai lavori” che degli esterni, che lo seguono osservando, ammirando, criticando e naturalmente provando emozioni.Spesso mi capita di vedere un progetto di arredamento quasi come fosse un figlio. Il figlio che ha bisogno di cure, di attenzioni, correzioni, ma che ad un certo punto arriva ad avere la sua identità, il suo percorso e si sostanzia nella vera e propria realizzazione dell’idea.
I progetti che hanno ispirato il mio articolo sono i seguenti:
Paola Lenti
www.paolalenti.it
Ho visitato e toccato con mano delle vere e proprie opere d’arte installate per far comprendere che “non riutilizzare è una rinuncia a qualcosa di veramente straordinario”.
Nani Marquina
www.nanimarquina.com
Questi meravigliosi tappeti Mi sono stati mostrati dalla mia cara amica Sara. Sono realizzati utilizzando lana di recupero che rinforzata con filato nuovo, in minima percentuale, creando così una collezione molto interessante per decorare ed abbellire casa attraverso il recupero creativo..
La riflessione deve continuare, sempre.
Nelle foto:
Tappeti di Nani Marquina, designer spagnola che ha fondato la sua realtà produttrice di arazzi nel 1987 a Barcellona. Opere d’arte a tutti gli effetti.
Elementi di arredo della nuova collezione Metamorfosi firmata dai designer brasiliani Fernando e Humberto Campana ha origine dal recupero creativo di avanzi di tessuti e materiali di Paola Lenti.
Ph. courtesy Nani Marquina e Paola Lenti